Convegno dei commercialisti di Roma: Limpatto dei grandi eventi sul settore immobiliare della Capitale.
In vista degli investimenti che stanno arrivando nella Capitale, «come mai negli ultimi trent’anni – ha detto il presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia, Alessandro Panci – dobbiamo interrogarci e capire qual è il nostro obiettivo. In un momento in cui il Pnrr ci spinge a considerare prioritaria la capacità di ‘spendere tanto e in poco tempo’, come architetti ci teniamo invece a sottolineare l’importanza di ‘spendere bene’, puntando sulla qualità di opere che, alla fine, resteranno a incidere sulle nostre vite. In questo senso crediamo molto nella possibilità di programmare nel modo migliore in vista dell’opportunità rappresentata da Expo 2030. A differenza di quanto accaduto Milano, nel caso di Roma qualsiasi piano di interventi riguarderebbe prevalentemente aree di carattere pubblico, con la necessità di tenere insieme interessi di diversa natura. Oggi, con Milano sempre più satura, si guarda alla Capitale come occasione per la rigenerazione di tessuti e frange urbani».
A introdurre il convegno è stato il presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Roma, Giovanni Battista Calì, sottolineando «l’importanza di monitorare, sotto tutti i punti di vista, un settore chiave per lo sviluppo della città come quello immobiliare». Per la Capitale – ha aggiunto – «sarà un successo anche solo cogliendo alcune delle principali opportunità che si presenteranno nei prossimi anni: a partire da Giubileo 2025 ed Expo 2030, ma anche considerando la corsa all’assegnazione dell’autorità comunitaria antiriciclaggio, la messa a frutto dei fondi Pnrr per Roma Capitale, fino allo stadio della Roma. Per farlo, tuttavia, tutti i soggetti coinvolti sono chiamati a fare squadra».
Le opportunità connesse ai grandi eventi programmati nei prossimi anni a Roma – dal Giubileo 2025 al Giubileo straordinario del 2033, fino alla possibilità di ospitare Expo 2030 -, le infrastrutture da sviluppare a supporto della viabilità e dei collegamenti con le periferie, le potenzialità del Pnrr e la disponibilità del sistema bancario e degli investitori istituzionali, l’analisi del tessuto socioeconomico. Sono i temi – di massima rilevanza quando di parla delle prospettive di sviluppo per la Capitale, e non solo, nel prossimo decennio – che sono stati al centro del convegno «Roma Quale Futuro – Prospettive del settore immobiliare», organizzato dall’Ordine dei Commercialisti (Odcec) di Roma, lo scorso 7 marzo, presso la propria sede in Piazzale delle Belle Arti: una occasione di confronto tra rappresentanti di professionisti, istituzioni, operatori, sistema bancario sulle prospettive per un settore trainante per la Capitale: dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile all’Agenzia delle Entrate, dai costruttori (Ance) agli albergatori (Federalberghi). Tra i relatori il presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia, Alessandro Panci.
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